Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Il decreto “Salva Italia” è in attesa di essere convertito. La prossima mossa del Governo Monti potrebbe essere (condizionale d’obbligo), una revisione globale del mercato del lavoro che vada a riformare completamente il settore cercando soluzioni più eque per imprenditori e lavorati.
La riforma Maroni del 2003 non ha fatto altro che contribuire ad aumentare il precariato con un’eccessiva frammentazione delle tipologie dei contratti di lavoro che si è rispercchiata anche in un mancato gettito contributivo per gli enti previdenziali.
Intanto, il susseguirsi di manovre estive ha prodotto alcune novità che andranno in vigore già nel 2012.
Le agevolazioni per il nuovo apprendistato
Con il nuovo testo unico sono stati definiti gli istituti dell’apprendistato professinalizzante e e qualificante con l’introduzione di una contribuzione agevolata che azzeri gli oneri sociali sostenuti dall’impresa prevendendo le sole trattenute a carico degli operai per le imprese fino a 9 dipendenti.
La semplificazione del part-time
Dal prossimo anno ci sarà maggiore pflessibilità nell’organizzazione dei cotnratti part time. I datori di lavoro potranno concordare con i lavoratori sia variazioni di orario che aumento di ore da svolgere. Sarà inoltre abrogata laconvalida necesaria per la trasformazione da full time a part time dei contratti di lavoro.
Nuove aliquote per la gestione separata
Le aliquote per la gestione separata saranno aumentate di un punto percentuale come meglio spiegato nel post dedicato.
Oltre questi tre punti ci saranno novità rigaurdanti la proroga degli ammortizzatori sociali (in attesa della sperata e necessaria riforma), la riduzione IRAP (salva Italia) e l’abolizione di alcuni enti previdenziali (ENPALS ed INPDAP) con la creazione della Super INPS.
Almeno fino ad oggi!
Di Antonio Palmieri del 12/12/2011
-
Sezione: Lavoro -
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La legge di stabilità per il 2012, ha disposto che l’aliquota contributiva previdenziale dovuta per gli iscritti alla Gestione separata INPS aumenta di un punto percentuale a partire dal 2012.
L’ulteriore aumento dell’1% dei contributi INPS riguarda tutti gli iscritti alla Gestione separata ex L. 335/95, quindi:
- i soggetti iscritti solo alla suddetta Gestione separata;
- i soggetti assicurati anche presso altre forme previdenziali obbligatorie;
- i pensionati.
Sembra opportuno a qeusto punto riepilogare i vari soggetti obbligati all'iscrizione ed al versamento dei contributi alla gestione separata:
- collaboratori a progetto e collaboratori coordinati e continuativi;
- professionisti senza Cassa di previdenza di categoria;
- associati in partecipazione che apportano solo lavoro;
- venditori a domicilio e lavoratori autonomi occasionali (ferma la franchigia di 5.000,00 euro di reddito annui non assoggettabili a contribuzione).
I soggetti iscrivibili possono essere a loro volta suddivisi in:
- soggetti iscritti alla Gestione separata INPS che non risultino iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, né pensionati;
- soggetti iscritti anche ad altre forme previdenziali obbligatorie o pensionati (diretti, indiretti o di reversibilità).
Questa distinzione si rende opportuna per identificare le aliquote applicabili alle diverse tipollogie di soggetti:
- i soggetti iscritti solo alla Gestione separata INPS e non pensionati, l’aliquota contri-butiva previdenziale (di finanziamento e di computo) aumenta:
dal 26% al 27%; con effetto dall’1.1.2012.
- i soggetti iscritti anche ad un’altra Gestione previdenziale obbligatoria o pensionati, l’aliquota contributiva previdenziale (di finanziamento e di computo) aumenta dal 17% al 18%; con effetto dall’1.1.2012.
Agli importi cosi determinati deve i Soggetti iscritti solo alla Gestione separata e non pensionati dovranno aggiungere uno 0,72% finalizzato al finanziamento delle prestazioni economiche temporanee erogate dall’INPS quali:
- indennità di maternità/paternità,
- trattamento economico per congedo parentale,
- indennità giornaliera di malattia,
- indennità di malattia per degenza ospedaliera,
- assegno per il nucleo familiare.
Tabella riepilogativa della contribuzione alla gestione separata
|
Non iscritti ad altre gestioni
nè pensionati |
Iscritti ad altre gestioni
o pensionati |
Aliquote previdenziali |
27% fino al previsto massimale |
18% fino al previsto massimale |
Contributo assistenziale |
0,72%, fino al previsto massimale |
NO |
Contribuzione totale |
27,72%, fino al massimale |
18%, fino al massimale |
Update: massimale per il 2012 è pari ad € 96.149,00
L’aumento contributivo dell’1% disposto dalla L. 183/2011 decorre dall’1.1.2012, quindi in relazione ai compensi corrisposti da tale data, anche se riferiti ad anni precedenti salvo le vecchie aliquote contributive che potranno essere utilizzate per i compensi corrisposti fino al 12.1.2012 compreso (c.d. “cassa allargata”) per i redditi assimilati q auelli di lavoro dipendente
Non sono da ritenersi assimilati al lavoro dipendente le seguenti tipologie e quindi soggetti alle nuove aliquote a partire dall' 01/01/2012:
- associati in partecipazione che apportano solo lavoro;
- venditori a domicilio;
- lavoratori autonomi occasionali;
- professionisti senza Cassa di previdenza di categoria.
Ripartizione dei contributi nella gestione separata
La ripartizione del carico previdenziale è differente in base alla tipologia di rapporto instaurato.
Nel caso di lavoratori a progetto, collaboratori coordinati e continuativi, venditori a domicilio e lavoratori autonomi occasionali i contributi dovuti sono ripartiti:
- per 1/3, a carico del lavoratore;
- per i restanti 2/3, a carico del committente.
La seguente tabella riepiloga le percentuali in vigore dal 2012
|
Non iscritti ad altre gestioni
nè pensionati |
Iscritti ad altre gestioni
o pensionati |
Contribuzione totale |
27,72% |
18% |
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Di cui a carico del lavoratore |
9,24% |
6% |
|
Di cui a carico del committente |
18,48% |
12% |
|
Per gli associati in partecipazione che apportano solo lavoro, l’onere contributivo è ripartito:
- per il 45%, a carico dell’associato;
- per il restante 55%, a carico dell’associante.
Pertanto, dal 2012 la situazione diventa quella riepilogata nella seguente tabella.
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Non iscritti ad altre gestioni
nè pensionati
|
Iscritti ad altre gestioni
o pensionati
|
Contribuzione totale |
27,72% |
18% |
Di cui a carico dell’associato |
12,474% |
8,10% |
Di cui a carico dell’associante |
15,246% |
9,90% |
Liberi professionisti
I liberi professionisti, che versano interamente quanto dovuto alla gestione separata è concessa la facoltà di rivalsa nei confronti del committente nella misura del 4% dei compensi lordi. Tale importo è da considerarsi esclusivamente come reddito e concorre quindi alla formazione del reddito complessivo a differenza delle maggiorazioni previste per i professionsiti iscritti alle casse previdenziali dei rispettivi ordini. Per il calcolo delle fatture relative ai professionisti senza cassa di previdenza vi rimando al servizio di calcolo presente su codice azienda.
Di Antonio Palmieri del 05/12/2011
-
Sezione: Lavoro -
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