Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
La casella PEC sta entrando nella quotidianità di imprese e professionisti. Con l'introduzione dell'obbligo di comunicare la casella PEC al registro delle imprese tutte le aziende (prima quelle organizzate in forma societaria e poi le imprese individuali) hanno un domicilio elettronico ufficiale.
Un'ulteriore casella di posta da controllare?
No!... basta configurare la propria casella PEC per renderla disponibile nel proprio client di posta elettronica o direttamente sulla propria casella di posta online da un unico account. Se correttamente configurata la casella PEC potrà essere gestita tutto in uno con le altre caselle di posta elettronica ordinarie.
La casella PEC su GMAIL
In questo post voglio riepilogare i passaggi fondamentali per configurare la propria casella PEC su GMAIL.
Come noto dalla scheda impostazioni di GMAIL è possibile aggiungere altri indirizzi di posta elettronica per una gestione organizzata di tutte le caselle di posta elettronica. Riepiloghiamo i passaggi necessari per aggiungere una casella di posta elettronica a google soffermandoci sulle attenzioni necessarie per configurare correttamente una casella PEC.
Innanzitutto configuriamo gmail per ricevere i messaggi di posta elettronica certificata:
- accediamo a gmail e clicchiamo sulla rotellina delle impostazioni a sinistra
- clicchiamo sulla scheda impostazioni quindi account
- selezioniamo aggiungi POP3 per configurare l'invio delle PEC
- seguiamo la procedura guidata inserendo l'indirizzo PEC
- andiamo avanti inserendo la password ed i dati POP (attenzione ad inserire il server POP e la porta che sono resi disponibili dal fornitore del servizio anche se gmail spesso riesce a riconoscerli)
- le altre caselle sono personalizzazioni comuni da utilizzare in base alle esigenze
La procedura per impostare la spedizione delle PEC è semplice ed è identica alla procedura di configurazione di una normale mail.
Diversamente, la procedura di configurazione per l'invio delle PEC necessita di qualche passaggio in più modificando alcune impostazioni della propria casella PEC.
In particolare dal pannello di controllo della propria casella PEC bisogna far in modo che la PEC si possano ricevere anche messaggi di posta ordinaria.
Questa impostazione servirà per consentire l'invio da GMAIL del codice di verifica necessario per la configurazione dell'invio della PEC direttamente da GMAIL. Questa modifica può anche essere solo momentanea ed essere disabilitata al termine della procedura.
Qualora il sistema di gestione della PEC non consente la possibilità di ricevere messaggi ordinari è necessario impostare (dal pannello di gestione PEC) l'inoltro delle mail ordinarie verso un indirizzo mail non PEC del soggetto per consentire a GMAIL di inviare il codice di verifica. L'indirizzo mail su cui ricevere il codice di verifica potrà essere anche lo stesso di GMAIL che si sta utilizzando.
Una volta consentita la ricezione della posta ordinaria nella PEC è possibile configurare l'invio di messaggi di posta elettronica certificati direttamente da GMAIL. Riepiloghiamo i passaggi:
- accesso a gmail e clicchiamo sulla rotellina delle impostazioni a sinistra
- clicchiamo sulla scheda impostazioni quindi account
- selezioniamo aggiungi un altro indirizzo mail nel tab relativo all'impostazione dell'invio dei messaggi
- inseriamo l'indirizzo PEC richiesto
- scegliamo l'impostazione spedisci con il server SMTP proprio del provider
- chiediamo ed aspettiamo l'invio del codice di verifica da parte di google
- inseriamo il codice di verifica e poi la casella è configurata
In questo modo la PEC funzionerà direttamente in GMAIL: basterà in fase di invio impostare la casella PEC come mittente dal menù a tendina.
Di Antonio Palmieri del 03/11/2013
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Sezione: Azienda -
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La possibilità di sfruttare i conti deposito rappresenta un vantaggio per chiunque abbia a disposizione un surplus di liquidità, così da ottenere una certa remunerazione che è chiaramente più elevata rispetto a quella garantita dai conti correnti, e di certo più sicura di altre forme di investimento.
Questi vantaggi interessano tanto i privati quanto le aziende, alle quali vengono rivolte sempre più spesso delle soluzioni dedicate attraverso i conti deposito business.
I vantaggi “espliciti” dei conti deposito business
Il vantaggio più evidente dei conti deposito è legato al fatto che la liquidità di cui ha bisogno l’azienda, e che viene accantonata perché destinata a delle spese già programmate per delle scadenze future, può essere depositata sui conti deposito per ottenerne una remunerazione netta e quantificabile in modo certo, che quindi a sua volta, come detto, in tempi prefissati può essere destinata alla copertura di altre spese o al finanziamento di determinati progetti.
Non solo, poiché nel caso dei conti deposito che accreditano gli interessi in via anticipata, fin da subito si hanno i rendimenti, quindi si dispone di somme che sono immediatamente sfruttabili per affrontare spese nell’immediato, senza andare a intaccare il capitale versato nel conto deposito(per il quale è previsto un altro uso futuro già programmato) o senza dover chiedere dei finanziamenti o approfittare del fido in banca, ecc.
A maggior ragione questo principio vale per utilizzare i conti deposito per gestire i surplus di liquidità che non sono destinati a nessun impiego certo, e ai quali attingere in totale libertà in caso di necessità. I conti deposito possono accompagnare e seguire i flussi di cassa senza limitazioni o imposizioni, così da garantire allo stesso tempo libertà e guadagno.
Inoltre per aprire un conto deposito (e molte banche permettono l’apertura anche comodamente on line) bastano pochi documenti di cui si dispone nel normale svolgimento dell’attività.
I vantaggi “impliciti” dei conti deposito business
Soprattutto nel caso in cui si dovesse scegliere la formula dei conti deposito vincolati, l’accesso ai loro servizi permette di migliorare la programmazione delle scadenze, sfruttando in più il fatto della remunerazione, suddividendo gli importi proprio in funzione dei vincoli: tutte le spese a tre mesi possono essere vincolate per pari durata, lo stesso vale per le scadenze a sei mesi o quelle superiori.
In questo modo si ottiene una razionalizzazione della liquidità che costituisce sempre uno dei punti di più difficile gestione, realizzato tramite dei depositi remunerati, senza dover andare incontro a penalizzazioni nel caso in cui per una emergenza si dovesse procedere a degli immediati disinvestimenti.
Di Doriana Resta del 11/11/2013
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Sezione: Azienda -
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