Il governo torna sui suoi passi ed elimina l'incremento di 3 punti percentuali per i versamenti dei contributi alla gestione separata per i lavoratori autonomi. Restano invariati gli aumenti per gli altri soggetti iscritti alla gestione separata.
Gestione Separata 2015: la Crisi oltre la Fornero
Con il Decreto milleproroghe il Governo sospende l'incremento dell'aliquota della gestione separata per il 2015 solo per i professionisti privi di cassa di previdenza. Per questi ultimi resta l'aliquota al 27,72% come per il 2014.
Come affermato in un precedente post dedicato alla gestione separata, l'aliquota per il 2015 doveva essere pari al 30,72% con un balzo in avanti di ben 3 punti percentuali. Con il decreto non solo si sospende l'aumento per il 2015 dell'aliquota da versare alla gestione separata ma si riscrivono gli aumenti introdotti dalla riforma Fornero rimodulandoli fino a giungere al 33,72%:
- per il 2015, si pagherà il 27,72%;
- per il 2016, si pagherà il 28,72%;
- per il 2017, si pagherà il 29,72%;
- per il 2018, si pagherà il 33,72%.
Gestione Separata: diverse categorie diverse aliquote
Per non creare confusione è opportuno chiarire che l’intervento riguarda esclusivamente i liberi professionisti (con partita IVA) non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie.
Per le altre categorie non si è avuta alcuna riduzione: per i titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria l’aliquota di riferimento per il 2015 è il 23,5%, salita dell'1,5%.
Gli altri iscritti alla Gestione separata INPS in via “esclusiva” (collaboratori a progetto) l’aliquota è salita al 30,72% per quest’anno.
Gestione separata Massimali e Minimali
Il minimale di reddito per il riconoscimento dei contributi per l'intero anno per l’anno 2015, è pari a 15.548 euro. Chi dichiarerà di meno a tale soglia avrà una contrazione dei mesi accreditati riproporzionata ai contributi versati.
Il contributo massimo annuo è fissato a 100.324 euro: Oltre tale cifra non dovrà essere versato il contributo.