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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.

Fattura elettronica: Servizio gratuito dalle Camere di Commercio

La fattura elettronica verso la pubblica amministrazione è ormai entrata a regime. Il processo di implementazione del terminerà il quando anche gli enti locali saranno obbligati ad accettare solo le fatture in formato elettronico.

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Intorno alla fattura elettronica verso la pubblica amministrazione si sono sviluppati una serie di servizi volti a supportare le PMI nell'integrazione dei processi di fatturazione elettronica ma soprattutto in tema di conservazione sostitutiva.

Fattura elettronica: servizio gratuito dalle Camere di Commercio

Le Camere di Commercio hanno sviluppato un servizio base di fatturazione elettronica per le PMI iscritte al registro delle imprese. Il servizio è gratuito e gestisce tutti gli step basilari della fattura elettronica:

  • generazione del file XML conforme agli standard
  • invio al sistema di interscambio
  • gestione della conservazione sostitutiva

La conservazione sostitutiva della fattura elettronica

Proprio la gestione della conservazione sostitutiva ad opera di un intermediario certificato rappresenta per le imprese un onere aggiuntivo (anche se irrisorio). Infatti, mentre la generazione del file xml è sviluppata in modo semplice dalle software house, è necessario rivolgersi ad operatori certificati per la conservazione sostitutiva prevista dalle disposizioni normative.

La fattura elettronica per la pubblica amministrazione potrà essere generata dalle PMI semplicemente collegandosi al portale di servizio presente sul sito di Infocamere o delle CCIAA: per utilizzare il servizio è necessario utilizzare la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), strumento introdotto dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) per l’accesso telematico ai servizi della PA.

Dal menù di gestione del servizio è possibile delegare i funzionari o i dipendenti alla gestione della fattura elettronica in modo da garantire continuità di gestione nel flusso di fatturazione senza accentrare l'adempimento verso un unico soggetto.

Dal 3 novembre le auto aziendali, in noleggio o in leasing dovranno essere segnalate sul libretto. Multe salate sono previste per i trasgressori.

Non c’è pace per gli automobilisti italiani. Non bastassero le assicurazioni più care d’Europa, non bastasse la reintegrazione del bollo sulle auto d’epoca previsto nella Legge di stabilità 2015, ora arriva anche il rischio di pagare multe salatissime se non si sta attenti a chi si presta l’automobile.

Auto aziendale
Foto di: Saad Faruque - Auto aziendale

Il confronto fra le polizze auto Zurich Connect, Quixa, Genialloyd ecc., grazie all’utilizzo degli appositi portali online, ha permesso di sopperire parzialmente al caro assicurazioni, diventando una panacea – forse l’unica – capace di alleviare i dolori causati dalle continue stangate di aumenti. Lo Stato nel frattempo ha intensificato i controlli sulle cosiddette auto fantasma, quelle non immatricolate che circolano sulle strade italiane, per porre un freno al costo salatissimo dei sinistri e, di conseguenza, limitare quello delle polizze. Battaglia nobile e giusta, sperando che non si perda la misura.

Auto aziendale: conducente a libretto

Già fa discutere, intanto, la nuova manovra, quella che prevede l’obbligo di registrare sulla carta di circolazione il nominativo di chi, non intestatario del veicolo, ne faccia uso continuativo per più di 30 giorni. La norma è contenuta nella circolare n. 15513 del 10 luglio 2013 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e sarà operativa a partire dal prossimo 3 novembre.

Il provvedimento presenta modifiche anche condivisibili, non ha effetto retroattivo e non riguarda usufruenti di veicoli appartenenti ad altri membri del medesimo nucleo famigliare. Le maggiori problematiche saranno, più che altro, per quanti utilizzano veicoli aziendali.

A gettare i maggiori dubbi sulla riforma sono in realtà gli aspetti di carattere burocratico. In caso di comodato, infatti, è necessario inviare al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti:

  • Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà,
  • fotocopia di un documento d’identità,
  • attestazione di avvenuto versamento di euro 16 sul c. c. p. n. 4028 (imposta di bollo) e di euro 9 sul c. c.p. n. 9001 per i diritti di motorizzazione.

A quel punto il locatore riceverà dal Ministero preposto l’aggiornamento della carta di circolazione con i dati aggiornati. Il proprietario, una volta tornato in possesso del veicolo, dovrà inoltrare una richiesta di cancellazione dell’annotazione richiedendo un duplicato della carta di circolazione.

I dubbi sulle nuove disposizione per l'auto aziendale

La scarsa chiarezza lessicale della norma ha inizialmente gettato dubbi ben più profondi sulla sua validità, portando in molti a pensare che riguardasse un numero più ampio di soggetti e di situazioni specifiche. La norma, in realtà, interessa principalmente le aziende che concedono veicoli aziendali ai propri dipendenti, società di noleggio e di leasing per le quali la norma porterà forti disagi, ma anche soggetti privati e singoli cittadini che utilizzano automobili non di proprietà propria né di un membro ella famiglia in maniera continuativa per oltre un mese.

Occhio poi alle multe. Le violazioni prevedono una sanzione pecuniaria da un minimo di 705 a un massimo di 3.526 euro, oltre al ritiro della carta di circolazione.

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